mercoledì 1 gennaio 2014

La meditazione di Nelson Mandela


La meditazione



La nostra paura più profonda
non è di essere inadeguati.
La nostra paura più profonda,
è di essere potenti oltre ogni limite.
E' la nostra luce, non la nostra ombra,
a spaventarci di più.
Ci domandiamo:
 " Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso? "
In realtà chi sei tu per NON esserlo?
Siamo figli di Dio.
Il nostro giocare in piccolo,
non serve al mondo.
Non c'è nulla di illuminato
nello sminuire se stessi cosicchè gli altri
non si sentano insicuri intorno a noi.
Siamo tutti nati per risplendere,
come fanno i bambini.
Siamo nati per rendere manifesta
la gloria di Dio che è dentro di noi.
Non solo in alcuni di noi:
è in ognuno di noi.
E quando permettiamo alla nostra luce
di risplendere, inconsapevolmente diamo
agli altri la possibilità di fare lo stesso.
E quando ci liberiamo dalle nostre paure,
la nostra presenza
automaticamente libera gli altri.


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Intermittenze o racconto breve



Intermittenze
Sono seduta : leggo e rileggo i tuoi sms che ho aperto malvolentieri. So già cosa mi aspetta e  non mi piace. Penso alla vita, a noi due, al tempo trascorso. Non mi va di leggere tutto. Quanto sei logorroico. Quasi quanto me. La luce si spegne all’improvviso. Tremo. Non ho paura, ma ansia di leggere, voglia di rispondere, rabbia di agire. Tento di gridare coperta dal buio. La luce si riaccende. Stavolta un sussulto, mi distraggo e non dovrei. Devo essere concentrata. Non perdere neppure un istante. La luce si abbassa, sono in penombra, si spegne. Nel buio non leggo, penso a ciò che mi hai scritto. Ma perché non mi hai parlato? Potevamo guardarci negli occhi e …chiarire? Forse. Avresti capito? Forse. Ti saresti fatto da parte? Sicuro. Il coraggio? Mi manca. La disperazione? No. Luce. eccola di nuovo a strapparmi le tenebre dal cuore. Penso al gioco che facevo da bambina, nascosta dietro una tenda, al buio. Provavo a resistere, ma non ci riuscivo. E per me il gioco era finito. Buio. Di nuovo. Finalmente. Comincia a piacermi e il mio piano a chiarirsi. Luce del cellulare e buio tutt’intorno. Lo spengo. Mi sento stranamente protetta dal buio. E’ il momento. Non posso non approfittarne. Tra un attimo tutto sarà finito…o ricomincerà da qui?....la luce si riaccende, forte, densa, diffusa…..stringo gli occhi e ti vedo, sei qui con me, mi strappi i pensieri peggiori e mi doni il silenzio del tuo sorriso. Non dovevi essere qui, non ti avevo previsto. Tu sei l’imprevisto che illumina il mio buio,  sei la pausa di luce che forse dura per sempre.
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