Notte prima degli esami …..e altro
Qualche riga, non tanto, per non
cadere nella retorica….più che altro per tenerci “compagnia” in questa serata.
Il concetto di compagnia, da
cum+panis, ci riporta alla
condivisione del pane, della mensa, dell’amicizia, ma anche della cultura,
della poesia, della storia. E com-pagnia ci siamo fatti durante tutto l’anno: compagni di viaggio,
più che altro, di un viaggio per me e per voi molto importante. Quando sono
arrivata al Fonseca avevo, per così dire, “le ossa rotte”, vinta da ultimi e
pesanti anni di insegnamento in un contesto a cui ho dato troppo …e da cui
troppo mi aspettavo. Quando ho conosciuto le mie classi, tutte le mie classi,
la I, la II, la IV e la V A del linguistico, ero certa di “non saper più insegnare”,
o meglio credevo che, lontano dal Galilei, non avrei saputo farlo. Troppi anni
nello stesso posto! Tutti mi avete aiutato a riacquistare fiducia in me stessa,
in quello che so e in cui credo, mi avete ridato l’idea di una scuola nella
quale si può star bene e svolgere la propria professione con serietà, sia pur
tra tensioni e difficoltà. Senza ipocrisie, semplicemente rispettando se stessi
e gli altri. Ci siamo avventurati rimanendo ciascuno nel proprio ruolo, io di
docente, voi di studenti, senza mai confondere o confonderci. Voi avete
permesso a me di ri-trovarmi e di tirar fuori quella “scintilla” che infiamma
la mente, sollecita la curiositas, riscalda il cuore. Di tutto questo vi sono
grata. Alla quinta rivolgo un enorme in bocca al lupo, ma non solo per l’esame,
bensì per tutto quel che c’è dopo, che dovrete affrontare “da soli”, senza voto
o giudizio se non quello che voi stessi vi sarete dati, senza mollare anche se
giacete a terra, guardando “oltre la siepe” e non solo con l’immaginazione.
Alla quarta lo stesso in bocca al lupo per il prossimo anno, che vi veda
impegnati e mai distratti dal progetto che ciascuno ha per se stesso. Alla seconda
che lascio: siete dei teneroni, “simpatiche canaglie” che faranno belle cose e
otterranno significativi traguardi, cercate di trovare un metodo di studio che
sia efficace e migliorabile nel tempo, così da sostenervi nel cammino molto
impegnativo che vi attende. Alla prima, che rivedrò a settembre, dico che
finora abbiamo scherzato…..ora è già tempo di crescere. A tutti: AD MAIORA!
Giuliana Del Pozzo, prof.
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